“Il Dpcm è illogico. Un giocatore che appartiene a uno sport individuale si può allenare nei centri sportivi, un giocatore che pratica uno sport di squadra no. Troveremo Immobile e Dzeko a Villa Borghese e Insigne sul lungomare Caracciolo”. 
Lotito provoca, Lotito “il virologo”, ma la domanda a monte resta una: Lotito c’ha ragione?
Claudione ha detto semplicemente le cose come stanno, ha forse espresso il pensiero di milioni di italiani su un Decreto con zone d’ombra.
In parecchi hanno abbracciato la sua filosofia aziendale perché, parliamoci chiaro, il calcio è industria milionaria ancor prima di essere sportiva.
Un ecosistema che ruota intorno a diritti televisivi e sponsor ed in questo momento è roba fragilissima come ogni compartimento del Paese.
Tante contraddizioni in Lega, una spaccatura netta, “riprendiamo” carica di Lotito, ma ad ora non sappiamo quale si rivelerà l’unica via percorribile. 
Ce la metteranno tutta per evitare danni economici, o almeno per evitare che la voragine si allarghi ancora di più.
Claudione lo aveva profetizzato a monte: se non si ricomincia, crollerà la baracca con tutti i burattini.
Il calcio dopotutto sfama migliaia di persone e non solo la fazione patinata dell’industria.
Lotito lo ha sempre detto: crolla la baracca con tutti i burattini.
Mentre tutti scimmiottano il presidente della Lazio, la fase 2 ha gettato benzina sul fuoco con la Lombardia che chiede maggiori riaperture, -follia secondo me-, gente e codice civile/penale che non avevano capito appieno la parola “congiunto”, -chi cazzo è?- e Fonseca che batte i pugni sul tavolo: -Perché non si possono allenare a Trigoria, ma nei parchi sì?-.
Tutti a Villa Borghese o Lungomare Caracciolo.
Lotito aveva già detto anche questo.
Calcio specchio del Paese, sì, lo sappiamo, lo abbiamo capito, “Thats’ ammoreee” e mandolino, proprio come il resto del mondo vive nella morsa di un virus bastardo sbucato fuori da chissà quale pipistrello infetto, -cinesi vegani no eh?-, come tutto il resto del mondo anche quello del calcio vuole rialzare la testa.
Nessuno può sapere come si comporterà il coronavirus, si spera meglio di così, si spera muoia come tutti i suoi simili con l’arrivo di caldo afoso.
Ha azzerato tutto, ci sta distruggendo la vita, ci sta facendo rimanere poveri in canna e potrebbe dare torto a Lotito interrompendo definitivamente il campionato.
Mai come adesso spero che Claudione abbia in tasca la ragione assoluta, -Er virus che se sta’pe’ritira’-, così aveva rivelato un retroscenista dopo una call conference andata in scena nei salotti alti del calcio italiano.
La FASE 2 non è un “libera tutti”, non sappiamo nemmeno se esisterà o se sia plausibile la FASE 2.
Forse questo deve far ragionare e deve fare scalpore, non certo le parole di Lotito!

“Il Dpcm è illogico. Un giocatore che appartiene a uno sport individuale si può allenare nei centri sportivi, un giocatore che pratica uno sport di squadra no. Troveremo Immobile e Dzeko a Villa Borghese e Insigne sul lungomare Caracciolo”. 
Lotito provoca, Lotito “il virologo”, ma la domanda a monte resta una: Lotito c’ha ragione?
Claudione ha detto semplicemente le cose come stanno, ha forse espresso il pensiero di milioni di italiani su un Decreto con zone d’ombra.
In parecchi hanno abbracciato la sua filosofia aziendale perché, parliamoci chiaro, il calcio è industria milionaria ancor prima di essere sportiva.
Un ecosistema che ruota intorno a diritti televisivi e sponsor ed in questo momento è roba fragilissima come ogni compartimento del Paese.
Tante contraddizioni in Lega, una spaccatura netta, “riprendiamo” carica di Lotito, ma ad ora non sappiamo quale si rivelerà l’unica via percorribile. 
Ce la metteranno tutta per evitare danni economici, o almeno per evitare che la voragine si allarghi ancora di più.
Claudione lo aveva profetizzato a monte: se non si ricomincia, crollerà la baracca con tutti i burattini.
Il calcio dopotutto sfama migliaia di persone e non solo la fazione patinata dell’industria.
Lotito lo ha sempre detto: crolla la baracca con tutti i burattini.
Mentre tutti scimmiottano il presidente della Lazio, la fase 2 ha gettato benzina sul fuoco con la Lombardia che chiede maggiori riaperture, -follia secondo me-, gente e codice civile/penale che non avevano capito appieno la parola “congiunto”, -chi cazzo è?- e Fonseca che batte i pugni sul tavolo: -Perché non si possono allenare a Trigoria, ma nei parchi sì?-.
Tutti a Villa Borghese o Lungomare Caracciolo.
Lotito aveva già detto anche questo.
Calcio specchio del Paese, sì, lo sappiamo, lo abbiamo capito, “Thats’ ammoreee” e mandolino, proprio come il resto del mondo vive nella morsa di un virus bastardo sbucato fuori da chissà quale pipistrello infetto, -cinesi vegani no eh?-, come tutto il resto del mondo anche quello del calcio vuole rialzare la testa.
Nessuno può sapere come si comporterà il coronavirus, si spera meglio di così, si spera muoia come tutti i suoi simili con l’arrivo di caldo afoso.
Ha azzerato tutto, ci sta distruggendo la vita, ci sta facendo rimanere poveri in canna e potrebbe dare torto a Lotito interrompendo definitivamente il campionato.
Mai come adesso spero che Claudione abbia in tasca la ragione assoluta, -Er virus che se sta’pe’ritira’-, così aveva rivelato un retroscenista dopo una call conference andata in scena nei salotti alti del calcio italiano.
La FASE 2 non è un “libera tutti”, non sappiamo nemmeno se esisterà o se sia plausibile la FASE 2.
Forse questo deve far ragionare e deve fare scalpore, non certo le parole di Lotito!

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